
Trekking di Gruppo sul Corno Grande del Gran Sasso 2912m
Trekking di gruppo sul Corno Grande del Gran Sasso fino a 2912m. Un Avventura alla conquista della cima più alta degli Appennini
L’escursione al ghiacciaio Hielo Azul è uno dei trekking più belli della Patagonia Argentina! A solo 2 ore di bus da Bariloche sorge El Bolson, un paesino sorto negli ultimi 30 anni nell’ampia vallata che percorre la Ruta 40 che ti porta verso l’estremo sud.
Proprio da questo paesino si ha accesso a bellissime montagne, lagune, rifugi e ghiacciai come quello del Hielo Azul.
Abbiamo passato 3 giorni su questi sentieri e in questo articolo ti spieghiamo come arrivare fino alle pendici del Ghiacciaio Hielo Azul.
Il tempo minimo per questa avventura è di 2 giorni ed 1 notte, noi lo abbiamo fatto in 3 giorni e 2 notti per godercelo al massimo.
Ecco il percorso completo
Il punto di partenza dei sentieri è Wharton a pochi km dal centro di El bolson e si raggiunge con trasporto pubblico che parte da Plaza Pagano.
Ci sono vari bus durante il periodo estivo che partono alle 8, 10, 13, 17, 19 dalla piazza.
Il costo nel 2023 è di 400pesos a tratta ma ogni anno cambiano quindi dai un occhiata al sito di La Golondrina per gli aggiornamenti anno per anno.
NOTA BENE: per accedere al parco devi registrarti sul portale ANPRALE e inserire i tuoi dati. Se lo fai il giorno prima è meglio così non perdi tempo all’entrata. Inoltre l’entrata al parco è gratuita.
L’escursione inizia come detto da Wharton e il primo giorno ci porta fino al Rifugio Nataciòn, che si trova sulle sponde dell’omonimo lago ed è protetto da un anfiteatro di roccia fantastico.
Noi abbiamo fatto camping qui (costa 2000pesos a persona per notte in tenda o 5000pesos per persona se dormi nella camerata del rifugio).
Dalla Laguna ci sono vari piccoli percorsi interessanti come il giro del lago (breve), il giro dell’anfiteatro e puoi salire al Mirador de la Monja (per l’alba è spettacolare!)
Il giorno seguente lascia tutto al camping e parti con acqua e il pranzo verso il rifugio Hielo Azul che si trova nell’altro versante e da li parte la bella salita su roccia che porta fino al ghiacciaio.
Nel primo pomeriggio fai rientro alla laguna Natacion e rimani li per la seconda notte. Il giorno dopo è tempo di tornare a Wharton e hai 2 opzioni:
Io circuito circolare (con discesa al Cajon Azul il terzo giorno) è lungo 34km con un bel dislivello ogni giorno che tocca i 1000m giornalieri di salita e discesa.
I sentieri sono ben segnalati ma la forte pendenza e il caldo estivo fa si che la difficoltà sia Medio/Esigente ma la bellezza del paesaggio e l’ambiente totalmente argentino meritano lo sforzo!
PS prima che ci scordiamo, dai un occhiata a queste Carte e Assicurazioni per Viaggiare:
Il cammino inizia a Wharton e i primi km sono in forte discesa fino al Rio Azul che si attraversa su due bei ponti che guadano le azzurre acque.
Da qui inizia la salita, in alcuni tratti molto esigente (viaggia leggero!!). Al km 4,5 arriverai ad un incrocio; prendi la via di sinistra e inizia a salire.
Attenzione: poco dopo la deviazione c’è l’ultima fonte di acqua fino al rifugio.
Il Cammino prosegue dritto e in salita su una pietraia che rende il passo sotto il sole lento e faticoso. Resisti! sono solo 4km e poi si entra in un fresco bosco ti porterà fino alla laguna Nataciòn dove potrai montare la tenda e farti un bel bagno nella fresca laguna.
Tutti i rifugi di questa zona hanno doccia (si paga a parte) e bagno comune. I rifugi preparano cena, merenda e colazione su richiesta e offrono tutti i tipi di informazioni per i sentieri che vuoi percorrere.
Attorno al rifugio ci sono brevi camminate che conducono al Mirador la Monja (vai al mattino per vedere l’alba), il giro del lago Natacion e l’esplorazione del bellissimo anfiteatro che circonda il rifugio.
Insomma, non ti annoierai 😉
Il secondo giorno ci siamo svegliati alle 4 e 30 per andare a vedere l’alba al mirador de la Monja.
Dalla zona di camping devi andare verso l’anfiteatro (c’è un cartello che lo indica). Alle 4 e 30 del mattino il buio è ancora pesto quindi devi portarti una torcia frontale.
Dall’anfiteatro arrivi fino all’inizio di un bosco, qui devi cercare bene tra i primi alberi finche non vedi un cartello che indica il mirador. Da li ogni 10 metri c’è un segnale giallo-rosso che indica la via tra gli alberi fino alla Vista.
è molto semplice, ed è anche vicino; in 30 minuti farai i 150m di dislivello che portano al belvedere.
Una volta vista l’alba siamo tornati al rifugio, abbiamo fatto colazione e con 4L d’acqua e il pranzo siamo partiti direzione rifugio Hielo Azul (su maps.me trovi tutti i sentieri)
Il trekking si può dividere in 2 sezioni; la prima che va dal rifugio Nataciòn al rifugio Hielo Azul è lunga 2,5km con una discesa molto pronunciata di 200m che ti porta fino al fiume Hielo Azul e poi spiana fino al rifugio.
Questa parte del sentiero e la zona di camping del rifugio è semplicemente bellissima e perfetta per riposare un po’ (al rientro).
Una volta raggiunto il rifugio ti devi registrare per salire al belvedere sul ghiacciaio e poi inizia la parte di cammino più selvaggia e difficile.
Dovrai attraversare altri 2km lungo un ampia pietraia e dopo 500m inizia la forte salita, sempre su roccia, che ti porta fino al ghiacciaio. Fai attenzione qui perchè molte pietre sono “sciolte” e cascano, inoltre potresti trovarti leggermente fuori sentiero.
Nulla di impossibile da fare però devi avere scarpe da trekking di montagna, proseguire con calma e passo fermo e portarti una buona dose d’acqua.
Una volta raggiunta la cima avrai la vista su tutte le montagne e sulla lingua del ghiacciaio che scende fino a creare una lagunetta. Se non sei stanco vale la pena scendere alla laguna e perché no avvicinarsi ancora di più al ghiacciaio.
La via del rientro è la stessa, procedi con precauzione perché il terreno è ghiaioso ed è facile scivolare; se hai dei bastoni da trekking potrebbero essere utili 😉
Non perdere l’occasione di pranzare lungo il fiume Hielo Azul che passa per il Rifugio, qui un praticello verde ti invita ad una siesta per ammirare un panorama perfetto.
L’acqua è congelata ma è talmente pura e limpida che ti invita a tuffarti … non perdere l’occasione, soprattutto perché i 200m di discesa che hai fatto all’andata ti stanno aspettando per il ritorno (e sono davvero faticosi!).
Per le 16 avrai finito questa bellissima giornata che ti ha portato ad ammirare un alba bellissima sulle montagne ed alla base di un Ghiacciaio 😉
Il giorno 3 è tempo di levare le tende e tornare a Wharton e poi a El Bolson.
Hai due opzioni qui tra le quali scegliere:
I Bus di rientro per Wharton ci sono alle 14, 17 e 20 e noi abbiamo deciso di prendere quello delle 14.
Alle 13 già eravamo alla fermata partendo alle 8 del mattino ma non ci siamo fermati molto spesso. Il nostro consiglio è di prendersela ancora più con calma, se hai tempo 😉
Il periodo migliore, dove il clima è molto soleggiato sono i mesi di Gennaio e Febbraio.
I sentieri li troverai aperti anche da fine ottobre fino a aprile sicuramente però, in base a quanta neve ha fatto d’inverno, alcuni sentieri potrebbero richiedere attrezzatura o risultare scivolosi e quindi pericolosi
Noi per fare questo trekking ci siamo portati:
Fare 3 giorni di trekking a El Bolson e raggiungere il Ghiacciaio Hielo Azul è davvero un ottima idea per vivere le montagne argentine a braccetto con i locali (ci sono pochissimi turisti stranieri).
Il luogo è bellissimo e l’atmosfera è spettacolare.. stra-consigliato fare una tappa qui prima di dirigersi al sud patagonico o tornare a Casa.
Se hai domande o vuoi parlare con noi, lasciaci un commento 😉
Tommy e Giulia
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