
Abbiamo percorso il Primiero Slow Tour, un nuovo cammino escursionistico di 5 giorni al cospetto delle pale di San Martino in Trentino!
Questo nuovo giro ad anello che prende il nome dalla valle di Primiero, il tour infatti si sviluppa nei suoi dintorni, ci ha sorpreso con i suoi sentieri che si snodano tra baite, boschi di abeti giganti e belvedere stupendi che si affacciano sulle Dolomiti Trentine e Venete.
Da un lato le vette Feltrine dall’altro le Pale di San Martino, in mezzo vallate di montagna tra Cavalli e Mucche dove la vita si svolge lenta seguendo le stagioni.
Ed eccoci con questa guida completa dove troverai tutte le informazioni necessarie per affrontare al meglio questo affascinante percorso:
- Le tappe: Scopriremo insieme ogni tappa del cammino!
- Cosa portare: Ti forniremo una lista completa di tutto ciò che ti servirà.
- Quando partire: Qual è il periodo migliore per intraprendere il Primiero Slow Tour?
- Varianti del percorso: Vedremo alcune varianti per soddisfare le tue esigenze e preferenze.
- E molto altro: Consigli utili, curiosità sui borghi, informazioni sulle strutture ricettive e tanto altro ancora per rendere la tua esperienza indimenticabile.
Siamo pronti?! Iniziamo a percorrere il Primiero Slow Tour!

Tabella dei Contenuti
Primiero Slow Tour in Trentino - Dettagli
- Distanza: 63km
- Durata: 5 giorni
- Inizio/Fine: Fiera di Primiero e Rientro
- Sentiero segnalato: Si e possibilità di avere le tracce GPX (vedi sotto)
- Altitudine Minima: 615 metri, località Giare (Imer)
- Altitudine Massima: 1850m Croce del Monte Padella
- Posso portare il cane: Si se allenato (avvisa le strutture se lo porti)
- Stagione Migliore: Primavera e Autunno, i mesi per cui è pensato sono maggio e giugno e Settembre e Ottobre
- Alloggio: Rifugi Escursionistici di Montagna
- Cibo e Acqua: Rifugi, Malghe e Fontanelle lungo il percorso
- Accesso con Trasporti Pubblici: Sì – autobus fino al passo Cereda (fine Tappa 1) oppure Bus fino a Fiera di Primiero, controllare il sito www.trentinotrasporti.it
Le Tappe del Primiero Slow Tour in Breve
Come detto le tappe totali del Primiero Slow Tour sono 5.
Il percorso si sviluppa generalmente in senso orario, in questo modo si hanno le prime 3 tappe di circa 10km mentre le ultime due sono un po’ più lunghe; circa 15km.
Nel Dettaglio sono:
- Fiera di Primiero – Passo Cereda: 10,7km, 700m+, 4h
- Passo Cereda – Rifugio Caltena: 9,6km – 750+, 850-, 5h
- Rifugio Caltena – Rifugio Fonteghi: 10,4km, 350+, 500-, 3h e 30minuti
- Rifugio Fonteghi – Rifugio Vederna: 16,5km, 950+, 650-, 6h
- Rifugio Vederna – Fiera di Primiero: 16km, 350+, 900-, 5h
Sono state stimate tenendo conto di una persona mediamente allenata ma che non va in montagna abitualmente. Noi le abbiamo percorse in tempi più ristretti.
PS Ci abbiamo messo meno non perché siamo più bravi, semplicemente siamo sempre in montagna e quindi abbastanza abituati a questo tipo di Sforzo.
Tutti i Punti di interesse divisi per Tappe
Qui abbiamo riassunto tutti i punti di interesse nelle varie tappe percorse più avanti troverai la descrizione del percorso classico come lo abbiamo vissuto noi in prima persona.
Abbiamo comunque voluto inserire tutte le possibili tappe intermedie che crediamo possano essere interessanti per il tuo cammino!
Tappa1
- Partenza: Fiera di Primiero – Via Dante 6
- Punto di Interesse: Madonna della Luce, Castel Pietra, Val Canali, Villa Welsperg (con Museo a pagamento molto bello – Entrata gratuita con la Trentino Guest Card che si riceve prenotando il Tour), zona prativa di Colzoncai
- Varianti / Deviazioni: Puoi allungare di 2km per arrivare al ristornate Cant del Gal se vuoi pranzare comodo in un buon ristorante
- Difficoltà: Bassa
- Punto Finale: Passo Cereda
- Traccia del Percorso Scaricabile:
Tappa 2
- Partenza: Passo Cereda – Rifugio Cereda
- Punto di Interesse: Malga Fossetta, Col Spiz, Croce Monte Padella
- Difficoltà: Media
- Punto Finale: Rifugio Caltena
- Traccia del Percorso Scaricabile:
Possibili Opzioni:
Opzione 1: Via Monte Padella
- Sentieri coinvolti: 729, 723, 744
- Descrizione: Salita al Monte Padella con panorama a 360°, discesa al Rifugio Caltena.
- Difficoltà: Più impegnativa
- Altitudine massima: 1850 m
Tappa 3
- Partenza: Rifugio Caltena
- Punto di Interesse: Cordognè-San Giovanni, Cresta del monte (con vista sulle Vette Feltrine), Prati di San Giovanni, Chiesa di San Giovanni, Val de Riva, Ponte sospeso
- Varianti / Deviazioni: al km2 se c’è brutto tempo e non si vuole fare la crestina del monte (non è difficoltosa o pericolosa) si può semplicemente seguire dritti la strada asfaltata in salita e saltare i prati di San Giovanni e la cresta
- Difficoltà: Bassa
- Punto Finale: Rifugio Fonteghi
- Altri punti: dal rifugio c’è un piccolo giro ad anello che porta al lago Noana, si percorre in 40 minuti e ci sono 2 cascate. Se non trovi l’inizio chiedi al rifugista ti aiuta volentieri.
- Traccia del percorso (scaricabile)
Tappa 4
- Partenza: Rifugio Fonteghi
- Punto di Interesse: Strada forestale dei prati di Valpiana di Sotto, Sentiero degli Abeti Giganti, Pozza dell’Ors, Malga Val de Stua di Sopra (aperta non custodita)
- Varianti / Deviazioni: Giro breve del sentiero degli abeti giganti
- Difficoltà: Media
- Punto Finale: Rifugio Vederna
- Traccia del Percorso Scaricabile
Tappa 5
- Partenza: Rifugio Vederna
- Punto di Interesse: Croce del Monte Vederna, Fondovalle di Primiero, Torrente Cismon, Percorso della Madonna del Sass
- Difficoltà: Bassa
- Punto Finale: Fiera di Primiero – Via Dante 6
- Traccia del Percorso Scaricabile
PS prima che ci scordiamo, dai un occhiata a queste Carte e Assicurazioni per Viaggiare:
- Assicurazioni Mediche e di Viaggio: SafetyWings e Frontier (Italiana)
- Risparmia con le Carte del Viaggiatore: Curve, Wise, Revolut, You, Hype

Guida al Primiero Slow Tour - Com'è Il Sentiero
Ma dove si cammina durante il percorso? Che tipo di terreno devo aspettarmi?
Ogni tappa presenta caratteristiche uniche, ma in generale si può dire che il percorso sia alla portata di escursionisti con una buona preparazione fisica.
In media, ogni tappa prevede circa 5 chilometri di sentiero, 3 chilometri di strada sterrata e 1 chilometro di asfalto, con differenze per ogni tappa che vedremo nei prossimi paragrafi.
La Tappa 2, 3 e 4, offrono un’immersione più profonda nella natura, con tratti di sentiero naturalistico che permettono di apprezzare la flora e la fauna locali.
La Tappa 5, invece, è caratterizzata da una maggiore presenza di strada sterrata/battuta, che facilita la discesa fino in paese.
In alcuni passaggi occorre prestare attenzione perché il sentiero diventa più strettino e le foglie del bosco possono renderlo scivoloso.
Niente di particolarmente difficile, bisogna solo andare con passo deciso, in questi passaggi occorre prestare attenzione per evitare di scivolare o slogarsi caviglie; la restante parte è su strade di campagna non asfaltate abbastanza ampie.
Se la giornata è particolarmente avversa si può sempre prendere una strada alternativa (è pieno di sentieri) che ti permette di percorrere sentieri più ampi e semplici.
Primiero Slow Tour: Quanto è Difficile?
Anche se il Primiero Slow Tour non è una classica passeggiata nel parco, è un’esperienza di trekking a di media distanza accessibile ai più.
Il Primiero Slow Tour è infatti considerato un percorso escursionistico alla portata di tutti, purché si abbia una buona preparazione fisica di base.
NB camminare per più giorni consecutivi richiede una buona preparazione fisica e mentale.
Ma ci sono secondo noi 3 fattori che rendono questo itinerario accessibile ai più:
- Segnalazione chiara: I sentieri sono ben segnalati grazie alla tabellazione SAT, rendendo il percorso facile da seguire anche per chi non conosce bene la zona.
- Flessibilità: La possibilità di scegliere tra percorsi alternativi, meno impegnativi, offre a ciascun escursionista la libertà di adattare l’itinerario alle proprie capacità e condizioni fisiche.
- Supporto dei mezzi pubblici: La presenza di collegamenti autobus gratuiti consente di evitare alcuni tratti di percorso, rendendo il tour ancora più accessibile.
Nonostante ciò, è importante tenere presente alcuni aspetti:
- Condizioni meteo: In caso di pioggia, alcuni brevi tratti potrebbero diventare scivolosi. È quindi consigliabile indossare calzature adeguate e procedere con cautela.
- Dislivelli: Sebbene non si tratti di un percorso particolarmente impegnativo dal punto di vista altimetrico, è comunque presente un dislivello complessivo da considerare.
- Condizione fisica: È sempre consigliabile valutare attentamente la propria preparazione fisica prima di affrontare un’escursione di più giorni.
Possiamo però dire che questo cammino a mezza quota rimane un’ottima opzione per chi desidera trascorrere una vacanza attiva immersi nella natura ma non è pronto per Escursioni e Trekking più impegnativi come il vicino Pala Ronda, ovviamente senza rinunciare alla possibilità di godere di panorami mozzafiato.
Qual'è Il Periodo Migliore per Percorrere il Primiero Slow Tour?
Il periodo ideale per intraprendere il Primiero Slow Tour è la primavera e l’inizio dell’autunno. In queste stagioni, le temperature sono generalmente miti, rendendo l’escursione più piacevole, inoltre trattandosi di un cammino a mezza quota i rifugi sono aperti già in prima primavera e tardo autunno
e soprattutto non c’è neve sui sentieri!
Anche l’estate è un buon periodo per camminare qui anche se gli ultimi anni hanno visto alte temperature anche a queste quote (siamo tra i 900 e i 1300m lungo il percorso).
Il tardo autunno (da novembre) e l’inverno possono presentare condizioni climatiche avverse e limitare la disponibilità delle strutture ricettive, non tutti i rifugi saranno aperti
Fino a fine ottobre non dovresti avere problemi, i mesi successivi va valutato in base anche alle condizioni meteo e a come si “sviluppa la stagione invernale”.
Ti consigliamo però di vedere rifugio per rifugio le date di apertura e chiusura stagionali:
E in Inverno? Ci si può andare?
In pieno inverno potresti trovare la neve e tante strutture ricettive non sono aperte purtroppo.
Quindi occorre organizzarsi bene, essere maggiormente preparati ed esperti per affrontare il meteo avverso.
Se studiato per bene si può percorrere il cammino, rimanendo sempre pronti con un piano B alla mano che ti permette di cambiare percorso in caso di tempo avverso.
Guida al Primiero Slow Tour - Cosa Portarsi e Come vestirsi
Si tratta di un Cammino quindi il peso dello zaino gioca un ruolo fondamentale per la buona riuscita della tua avventura.
Le cose fondamentali da portarsi secondo noi sono:
- Zaino: Scegli uno zaino da trekking con una capienza di circa 40 litri MASSIMO, anche un 30L va benissimo! Conta che nei rifugi hai asciugamani e prodotti per la doccia. Io ho usato lo ziano Exxos 38L della Osprey
- Scarpe: Utilizza scarpe da trekking già collaudate per evitare vesciche. (vedi sotto nel paragrafo apposta). Io ho usato gli scarponi alti perche l’ho fatto in autunno, pioveva e quindi i tratti più scivolosi li ho affrontati meglio. Io usato queste Zamberlan Salathè
- Abbigliamento: Porta abbigliamento tecnico e funzionale, una giacche impermeabili o traspiranti, pantaloni lunghi e corti, magliette tecniche e calze specifiche per il trekking. Non dimenticare un cappello e occhiali da sole.
- Sacco a pelo: Non è necessario!
- Altri accessori: lucetta frontale, power bank (alcuni rifugi tolgono la corrente la notte), un piccolo asciugamano, una riserva idrica e un kit di pronto soccorso.
In poche parole, l’obiettivo è avere tutto l’essenziale senza appesantire troppo lo zaino.
Ricorda che le strutture danno l’asciugamano, il box lunch (a pagamento e su richiesta), cena e colazione.
Altri accessori per fare il Cammino
Kit di sopravvivenza personale:
- Protezione: Repellente per insetti, crema solare, occhiali da sole.
- Igiene: Bustina con prodotti essenziali (spazzolino, dentifricio, sapone), fazzoletti, forbicine.
- Comfort: Tappi per le orecchie, federa per cuscino, ombrellino (se non hai il kway).
- Sicurezza: Farmaci essenziali (con prescrizione medica), cellulare, soldi, documenti.
- Supporto: Bastoncini telescopici (ottimi per ridurre lo sforzo).
Consigli extra:
- Peso leggero: Ogni grammo conta! Scegli prodotti in formato viaggio o monodosi.
- Versatilità: Alcuni oggetti possono avere più funzioni (es: uno scaldacolo può essere sciarpa, cappello o maschera anti-polvere).
- Organizzazione: Utilizza sacchetti per suddividere l’equipaggiamento e tenere tutto in ordine.
Ricorda:
- Stagionalità: Adatta l’equipaggiamento alla stagione. In autunno, aggiungi capi più pesanti e un cappello pesante.
- Personalizzazione: Questa è solo una lista di base. Adattala alle tue esigenze e preferenze personali.
Il peso dello zaino è fondamentale: Cerca di mantenerlo sui 5 kg (esclusa l’acqua) per evitare di portarti un peso eccessivo lungo il cammino

Cosa ci siamo portati noi ad Ottobre
Ti lascio qui una lista con i prodotti esatti che ho messo nello zaino quando ho percorso il cammino.
Ecco la lista completa:
- Piumino leggero
- Giacca impermeabile (guscio)
- Pantaloni impermeabili
- Pantolone da trek lungo mezza stagione
- Pantoloncino corto estivo
- 3 magliette da trekking tecniche
- 1 maglietta per la sera
- 1 maglietta e pantaloncino per dormire
- 4 calze e mutande
- Un pile mezza stagione per camminare
- Scaldacollo, berretto, guanti leggeri, occhiali da sole
- Un piccolo kit di pronto soccorso
- Spazzolino, dentifricio e saponetta
PS se vuoi vedere come fare un kit di pronto soccorso efficiente dai un occhio a questo nostro articolo: Kit Pronto Soccorso da Viaggio. Cosa Portarsi?

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Primiero Slow Tour - Il Meteo
Controlla sempre il meteo, qui siamo a mezza quota ma le alte vette vicine delle Pale di San Martino e le Vette Feltrine fanno si che i venti cambino e le precipitazioni si formino con poco preavviso.
Noi usiamo queste due app per le previsioni meteo accurate sono Yr.no (iOS/Android) e Windy (iOS/Android).
Nessuna delle due funziona off-line, quindi assicurati di controllare il meteo quando hai segnale o connessione wifi.
Nei vari rifugi c’è connessione, anche se non sempre ottimale, ma sufficiente per controllare queste informazioni.
Quanto costa percorrere il Cammino?
Vediamo più o meno i costi per affrontare questo cammino:
- I trasporti sono gratuiti con la Trentino Guest Card che ti viene consegnata negli hotel, appartamenti ad uso turistico o rifugi escursionistici. L’azienda per il turismo propone il pacchetto completo “Primiero Slow Tour” e prenoterà per te gli alloggi nei rifugi.
- I rifugi costano tra i 65€ e gli 80€ in mezza pensione, i prezzi differiscono leggermente da rifugio a rifugio
- Per i Box lunch considera sui 10/12€ al giorno
Che servizi offrono i Rifugi?
Tutti i rfiugi sono ben equipaggiati e offrono questi servizi:
- Internet Wifi
- Asciugamani
- Cena, Pranzo e Colazione
- Box Lunch
- Bar
- Sono riscaldati
- Biancheria, Federe e coperte per la notte
- Camere anche doppie o singole
- Sauna (solo il Rifugio Caltena)
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Guida al Primiero Slow Tour - Tappa per Tappa
Tappa | Lunghezza | Dislivello | Durata |
---|---|---|---|
Fiera di Primiero - Passo Cereda | 10,7km | 700m+ | 4h |
Passo Cereda - Rifugio Caltena | 9,6km | 750+, 850- | 5h |
Rifugio Caltena - Rifugio Fonteghi | 10,4km | 350+, 500- | 3h e 30minuti |
Rifugio Fonteghi - Rifugio Vederna | 16,5km | 950+, 650- | 6h |
Rifugio Vederna - Fiera di Primiero | 16km | 350+, 900- | 5h |
Veniamo ora al percorso tappa per tappa!
Nei prossimi paragrafi ti forniremo tutte le informazioni necessarie per pianificare al meglio la tua escursione e vivere il Primiero Slow Tour al meglio tra bellissimi sentieri e ottimo cibo!
Salta la prima Tappa
Prima una breve informazione, se non hai 5 giorni a disposizione puoi saltare la prima tappa e arrivare al passo Cereda in Bus e iniziare direttamente da qui la seconda tappa.
Qui trovi le informazioni sui bus fornite dal rifugio
Tappa 1 Primiero Slow Tour: Fiera - Passo Cereda
La prima tappa del Primiero Slow Tour inizia nel cuore di Fiera di Primiero, proprio accanto al parcheggio vicino alla sede dell’Azienda per il Turismo di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi.
Che si trova esattamente qui, dove con eccezione dei mesi di luglio e agosto, puoi lasciare la macchina gratuitamente.
Da qui, ti devi incamminare lungo il corso del torrente Canali, che costeggio in direzione del pittoresco borgo di Tonadico. Una volta attraversato il torrente, prosegui verso Madonna della Luce, una piccola località che sembra uscita da una cartolina, e prendi il sentiero recentemente sistemato.
È proprio questo percorso che ti porta ai piedi del Castel Pietra, un luogo ricco di storia e fascino, emblema dell’antica dominazione tirolese nella valle di Primiero.
Aggirando le rovine del castello, il sentiero conduce verso la località Cesurette.
Dopo aver attraversato nuovamente la strada provinciale, ti troverai davanti al laghetto Welsperg, uno specchio d’acqua incantevole dove si riflettono le cime meridionali delle Pale di San Martino, regalando una vista mozzafiato.
Da qui, l’itinerario prosegue sul Sentiero delle Muse Fedaie, un percorso didattico ideato dal Parco Paneveggio Pale di San Martino.
Arriverai poi a Villa Welsperg, sede del parco nelle vicinanze, rappresenta un buon punto di riferimento qui puoi visitare il museo, il giardino e una riproduzione di una vecchia Casera, una costruzione unica che fungeva da stalla, fienile e a casa allo stesso tempo.
PS se hai voglia di mangiare al ristorante o c’è brutto tempo e vuoi mangiare al caldo (come successo a noi) ti cosnigliamo di proseguire sulla provinciale per 1,5km circa e arrivare al ristorante Cant del Gal per assaporare un vero pranzo Trentino.
Da qui ci si inoltra sulla strada forestale, che risale dolcemente il versante destro della montagna, immerso in boschi di abeti e larici.
L’atmosfera è calma e rigenerante, in vero stile Slow.
Proseguendo, raggiungo l’ampia prateria di Colzoncai e ci si addentra nel sentiero 738, intitolato a Piero Agostini, che ti porta fino alla strada provinciale SP347 passando per vecchie malghe, casere e baite.
Da qui, sono solo altri 10 minuti di cammino per raggiungere il Passo Cereda, dove si trova l’omonimo rifugio, meta finale di questa prima tappa che si conclude dopo circa 11km
Ora non ti resta che riposare, goderti la vista sulle montagna e prepararti a una cena tipica di alta qualità in perfetto stile montanaro!
A proposito.. lo sai che qui si cena alle 19.30 vero? ricordatelo se no rimani senza cena
Altre Info e Rifornimenti lungo la Tappa 1
La tappa e semplice, passa dapprima per il paese di Tonadico dove puoi far rifornimento se necessario.
Interessante è la visita al Castel Pietra e a Villa Welsperg, se hai tempo non dubitare e visita questi posti, poi come descritto sopra, puoi allungare fino al ristorante, infine in 11km sei su al Passo dove si trova il rifugio.
Insomma non sei mai isolato e non hai bisogno di fare grosse scorte di cibo e acqua alla partenza!
Tappa 2 Primiero Slow Tour: Ceresa - Rifugio Caltena
La seconda tappa del Primiero Slow Tour parte dal Passo Cereda, dove ti incamminerai sul sentiero 729 in direzione di Malga Fossetta.
La Malga è aperta con servizio di ristorazione nei mesi estivi fino ai primi di ottobre (noi l’abbiamo trovata chiusa, aveva chiuso 2 giorni prima) e rappresenta una prima sosta ideale per una pausa immersa tra i pascoli. Da qui, continua seguendo il sentiero 723 che, aggirando il Col Spiz, porta a una strada forestale dove si trova il bivio per il sentiero 744 (EE) fino a raggiungere la Croce del Monte Padella.
Poco prima di arrivare ai prati di Domadoi, al km4 circa, troverai il sentiero 744 sulla sinistra, che si addentra nel bosco.
Prosegui sul sentiero 744 verso la vetta del Monte Padella, a 1850 metri. Si tratta di 2,6km in salita guadagnando circa 500m di dislivello ma da lassù, la vista è spettacolare e spazia dalle maestose Pale di San Martino fino alla Catena del Lagorai, le Vette Feltrine e il Gruppo del Cimonega.
Dopo aver ammirato il panorama a 360 gradi, potrai scendere sul versante opposto sempre lungo il sentiero 744, raggiungendo così il Rifugio Caltena.
Questa opzione sicuramente scenografica, richiede un buon livello di preparazione per affrontare la salita e la discesa piuttosto esposta, sempre di 500m in 2,7km.
Per finire la tappa si conclude in uno dei rifugi più accoglienti della zona, il Rifugio Caltena, dove puoi pure fare la sauna!
Consiglio spassionato: prova il piatto tipico con Polenta, Tosela (formaggio locale alla piastra), Longanega (una salsiccia locale ) e funghi… Atomico!
Altre Info e Rifornimenti lungo la Tappa 2
Dopo 1,5km trovi Malga Fossetta dove puoi ripararti e prendere qualcosa di caldo, dopodiché non ci sono altri punti di rifornimento.
Ti consigliamo di avere 2L d’acqua con te e di fare lo sforzo di salire sul Monte Padella (se il tempo lo permette) per avere una vista stupenda su tutte le Dolomiti della zona!

Tappa 3: Rifugio Caltena - Rifugio Fonteghi
Lasciamo il bel rifugio Caltena dopo una bellissima colazione e partiamo per la terza tappa del Primiero Slow Tour.
Oggi inizierai scendendo lungo la strada asfaltata verso i prati sottostanti, seguendo il segnavia 726. Arrivato al bivio in località Poit, prosegui in leggera discesa sulla destra, fino a incontrare un cartello sulla sinistra con le indicazioni per “Cordognè-San Giovanni”.
NB se il tempo è brutto o c’è qualche problema prosegui dritto invece di svoltare a destra, ti trovi davanti una salitella su strada asfaltata (sentiero 726), in questo modo tagli i 5km che passano per Cordogné e i prati di San Giovanni
Tornando al percorso normale, finita la piccola discesina, dove trovi le indicazioni Cordognè/San Giovanni, Prendi il sentiero 728A, che sale in un ambiente boschivo fino a farti raggiungere la cresta del monte.
Qui, percorrendo il crinale in direzione sud-ovest per circa un chilometro, potrai ammirare il panorama sulle Vette Feltrine, con varie panchine in legno e pannelli informativi che arricchiscono l’esperienza.
In questa zona panoramica, ti consiglio di fermarti per godere della vista e scattare qualche foto. Proseguendo, il sentiero scende gradualmente di quota fino a incrociare una strada forestale in località Falasorni.
Da qui, svoltando a sinistra, raggiungerai i prati di San Giovanni, luogo caro agli abitanti di Mezzano, famoso per la piccola chiesetta che spunta tra il verde e offre una vista spettacolare sulle Vette Feltrine.
Lasciata San Giovanni, ritorna a Poit e prosegui lungo il segnavia 726.
Da qui, il percorso ti porta ai prati di Imer, prima di immergerti di nuovo nel bosco, in discesa, verso la località Val de Riva. Alla fine della discesa, troverai uno dei momenti più emozionanti della tappa: il ponte sospeso sul Rio Giasinozza, un’imponente struttura costruita nel 2019 che si estende per 70 metri a 30 metri di altezza.
Attraversare il ponte regala una scarica di adrenalina, con la vista sul fiume che scorre sotto di te.
Una volta superato il ponte, ti aspetta un’ultima risalita di circa 20 minuti, che ti condurrà infine al Rifugio Fonteghi, punto di arrivo di questa terza tappa.

Altre Info e Rifornimenti lungo la Tappa 3
La tappa di oggi è molto suggestiva e meno faticosa di quella del giorno 2, ti potrai rilassare in un ambiente di mezza quota davvero bello e rigenerante.
Ai prati di San Giovanni puoi scendere alla chiesetta per una breve visita.
Non ci sono altri punti di appoggio/rifornimento ma il giro totale è di 10,5km, non dovresti aver bisogno di fare rifornimenti aggiuntivi.
Dal rifugio Fonteghi invece c’è un nuovo giro ad anello di 40minuti che porta fino al lago di Noana, con due cascate e una forra suggestiva da osservare.
Ti consiglio al pomeriggio di fare un bel giretto da queste parti (vedi piccola immagine sotto del percorso, facile, comodo e super segnalato).

Tappa 4: Rifugio Fonteghi - Rifugio Vederna
La quarta tappa del Primiero Slow Tour inizia dal Rifugio Fonteghi, da cui prenderai il sentiero 735 sulla sinistra, iniziando a salire verso la località Piadochin.
Superata questa piccola sella, raggiungerai i prati di Valpiana di Sotto, dove incontrerai una strada forestale segnata dal segnavia 733.
Prosegui su questo percorso fino a incrociare l’inizio del Sentiero degli Abeti Giganti, un sentiero tematico ad anello creato dal comune di Mezzano per scoprire alcuni degli abeti rossi e bianchi più alti del Trentino.
Segui il sentiero, che ti condurrà dapprima alla suggestiva “Pozza dell’Ors” e poi alla Malga Val de Stua di Sopra, un’accogliente malga estiva situata ai piedi delle Vette Feltrine, dove puoi entrare e anche fare il fuoco! Noi abbiamo acceso il camino e abbiamo pranzato qui con i nostri panini al formaggio di Primiero e allo Speck che ci aveva fornito il Caseificio di Primiero
Abbiamo così Approfittato del panorama e goditi un attimo di riposo prima di ripartire.
Dalla malga, imbocca la strada forestale visibile sulla sinistra, chiamata “Boal dei Canalini”, che scende fino a riconnettersi alla strada forestale col segnavia 733. Questa volta, seguirai il percorso in direzione ovest.
È un tratto lungo ma piacevole, immerso tra i boschi, che in circa due ore ti condurrà al Rifugio Vederna.
Man mano che ti avvicini al rifugio, il bosco si dirada e si apre la vista sugli ampi pascoli del Pian Grant, dove potrai scorgere il Rifugio Vederna e la graziosa chiesetta della Madonna della Neve, un luogo perfetto per concludere questa tappa immersi nella quiete delle montagne.

Tappa 5 Primiero Slow Tour: da Vederne a Fiera
L’ultima tappa del Primiero Slow Tour parte dal Rifugio Vederna con una salita lungo la forestale segnata dal segnavia 741, che ti porterà fino alla Croce del Monte Vederna, a 1584 metri.
Sarà il nostro ultimo Belvedere prima di tornare a valle e concludere questa esperienza tre le Dolomiti Trentine.
Da qui, il panorama è davvero mozzafiato: davanti a te si apre l’intero fondovalle di Primiero, mentre sullo sfondo svettano le maestose Pale di San Martino e il gruppo montuoso Folga-Grugola.
Dopo aver goduto della vista, ripercorri il sentiero a ritroso fino al Rifugio Vederna e poi prosegui in discesa sulla forestale contrassegnata dal segnavia 736.
In località San Paolo, lascia la strada forestale e imbocca il sentiero 736 che scende ripido nella Val Caora, fino a giungere alla Val Noana.
Qui un antica galleria della Grande Guerra viene percorsa (non serve luce, è ampia e breve) e poi una bella cascata si presenta ai tuoi occhi.
Qui, prosegui costeggiando la strada asfaltata, evitando così le gallerie, fino a raggiungere un caratteristico ponte in legno. Dopo averlo attraversato, ti aspetta un breve tratto di 10 minuti fino al Camping Calavise, sempre seguendo il segnavia 736.
Da Calavise, continua fino a incontrare la ciclopedonale di Primiero, che costeggia il torrente Cismon. Quando raggiungi la località Oltra, lascia la ciclopedonale e segui l’itinerario della Madonna del Sass (segnavia Quota 860), un percorso panoramico che si sviluppa a mezza quota, leggermente sopraelevato rispetto alla ciclabile.
Questo tratto ti condurrà attraverso i prati delle Osne fino alla località Mondin. Da qui, inizia la discesa dolce verso Fiera di Primiero, destinazione finale del Primiero Slow Tour.
Altre info utili: Dove parcheggiare, Caseifici etc..
Ora che conosci questo percorso tappa per tappa (ricordati sopra di guadare e scaricare le tracce gpx) lascia che ti diamo le ultime 5 informazioni utili da sapere!
- Puoi organizzare, chiamando in anticipo i rifugi, una degustazione di formaggi, salumi e vini, può essere un’occasione per scoprire di più sui presidi slow food della zona (buonissimi)
- La macchina la puoi lasciare al parcheggio di fronte alla sede dell’APT di San Martino in Via Dante 6 a Fiera di Primiero. Eccetto luglio e agosto il parcheggio è gratis!
- Fai una visita al Caseificio di Primiero se vuoi portare a casa dei prodotti buonissimi o fare un regalo
- Si trova acqua con fontanelle durante le tappe, portati due borraccie, una piena e una da riempire lungo il percorso
- Se hai bisogno di pernottare la sera prima noi siamo stati all’hotel Eden, sempre a Fiera di Primiero, si stava bene, tranquillo e si mangiava molto bene
Quali sono in punti imperdibili?
Tutto il percorso è panoramico e interessante. Se come noi ami arrivare in vetta allora ti consiglio di far in mondo di conquistare la cima del Monte Padella (tappa 2) e la Croce di Vetta del Monte Vederna (Tappa 5).
Io devo tornare a fare questo cammino perché causa maltempo non sono potuto salire e la cosa mi è rimasta un po’ sulle scatole!
Un altra raccomandazione è di spegnere il telefono e goderti la pace di questi rifugi, il fuoco del camino e di provare assolutamente la Tosela, la Longanega, i Canederli e lo Smorum (un dolce austriaco tipo di queste parti).
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Conclusione
Speriamo che questa guida sul Primiero Slow Tour ti sia utile per organizzare il tuo cammino e soprattutto di abbia convinto a venire sulle Dolomiti a esplorare queste montagne stupende!
Ricorda se vuoi farlo in gruppo cerca le date organizzate da noi e parti all’avventura con altri camminatori come te!
Qui tutte le partenze: Cammini & Viaggi Brevi di Gruppo
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