Van e Trekking tra Marche e Abruzzo | Viaggio di Gruppo
5 giorni in Van tra Marche e Abruzzo a Luglio. Un nuovo modo di viaggiare in Gruppo in Van andando alla scoperta del Centro Italia
Il Campo Base dell’Everest: un sogno, una sfida per tutti gli appassionati di trekking. Un’avventura indescrivibile e indimenticabile.
Tra le cose che vedremo in questo viaggio di gruppo: il Kala Pattar, un belvedere unico sulla più alta montagna al mondo; la Valle del Khumbu, immersi tra le grandi montagne nel cuore della cultura Sherpa.
Senza dimenticare i monasteri buddisti e l’affascinante Kathmandu, tra storia e tradizioni millenarie.
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Si Vola in Nepal, sul tetto del Mondo!
Arrivo a Kathmandu e trasferimento in hotel.
Resto della giornata a disposizione per riposarsi in hotel o per una passeggiata tra le stradine del quartiere di Thamel.
In serata cena di benvenuto in ristorante tipico e briefing introduttivo al trekking con lo staff locale.
Presto al mattino, la giornata inizierà con un emozionante volo verso Lukla; con condizioni meteo ottimali, potremo ammirare i bellissimi panorami sulle catene del Langtang, del Rolwaling Himal e sulla regione del Khumbu. All’arrivo, incontro con la guida e i portatori e pranzo in un ristorante locale. A seguire preparazione dei bagagli e inizio della prima tappa lungo il fiume Dudh Kosi che in 3/4 ore ci porterà al villaggio di Phakding.
La tappa odierna seguirà il corso del fiume Dudh Kosi attraverso boschi di conifere, rododendri e numerosi ponti sospesi. Poco dopo il villaggio di Monjo, superato l’ingresso del Sagarmatha National Park, attraverseremo il famoso ponte sospeso dedicato a Sir Hillary prima di una breve salita che permetterà di raggiungere una cresta dalla quale si gode il primo colpo d’occhio sull’Everest e sul Lhotse. Da qui con un facile percorso raggiungeremo il piazzale sul quale ogni sabato si anima il bazar di Namche.
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Namche Bazar è un piccolo villaggio formato da un centinaio di case, principale centro amministrativo della regione del Khumbu, dove si possono trovare alcuni ristoranti, una banca, un panificio e perfino un Internet Cafè!
Una giornata di riposo consentirà di prendere contatto con la cultura locale ed allo stesso tempo iniziare il processo di acclimatamento per le tappe successive del trekking.
È anche possibile (e consigliato!) effettuare una breve passeggiata per raggiungere l’Everest Viewpoint (un belvedere dal quale si può iniziare ad ammirare la piramide sommiate dell’Everest) o visitare il piccolo museo dedicato agli Sherpa con alcuni cimeli interessanti lasciati dai grandi protagonisti della storia delle esplorazioni himalayane.
Il sentiero di oggi inizia con un percorso attraverso foreste di conifere con alcuni bellissimi scorci sulle grandi montagne tra cui la piramide sommitale dell’Everest, il Nuptse, il Lhotse e il Thamserku. Proseguiremo quindi scendendo nuovamente nella valle del Dudh Koshi prima di risalire le ripidi pendici sul versante opposto per raggiungere il villaggio di Tyangboche, sovrastato dal grande monastero buddista e dalla cornice del bellissimo Amadablam, una delle montagne più affascinanti al mondo con la sua silhouette praticamente perfetta. L’ attuale monastero, detto anche Gumba Gompa, é alla terza ricostruzione dopo quella causata da un incendio nel 1980 e da un terribile terremoto nel 1930, ma è un simbolo indistruttibile della spiritualità tibetana al punto da aver ereditato la funzione guida, dopo la distruzione in Tibet del monastero di Rongbuk. Resto della giornata a disposizione per riposarsi e scoprire il monastero assistendo anche alla funzione serale. Cena e pernottamento in Mountain Lodge.
La tappa odierna inizia scendendo verso il villaggio di Deboche attraversando una bellissima foresta di enormi Rododendri (il periodo della fioritura di queste meravigliose piante nella regione va dalla seconda metà di Aprile alla fine di Maggio ma dipende dalla stagione) dove incontreremo un monastero Buddista che ospita una comunità di monache (Nun). Attraverseremo quindi il fiume Imja Khol per risalire poi l’altro versante della valle fino a raggiungere il plateau dove ci immergeremo nei tipici paesaggi d’alta quota fino a raggiungere nel pomeriggio il villaggio di Dingboche, importante punto di snodo della valle dal quale parte il famoso percorso di trekking che unisce l’Everest al Makalu attraverso il Colle Sherpani e il Passo Amphu Laptsa.
Un’altra intera giornata di sosta disegnata per un perfetto programma di acclimatamento. Durante il giorno si effettuerà una breve escursione al villaggio di Chhukung (4730m) dove si pranzerà e si spenderanno alcune ore per abituarsi alla quota prima di ridiscendere a Dingboche per la cena e il pernottamento.
In mattinata si attraverserà la piana dominata dal Taboche, dal Cholatse e dal Lobuche Peak, mentre lo stupendo Ama Dablam è ormai alle spalle. Si proseguirà quindi con una ripida salita lungo le morene della lingua terminale del ghiacciaio del Khumbu che proviene direttamente dall’Everest. Superato il villaggio di Dughla, il sentiero risale per circa un’ora lungo il Khumbu Glacier fino ad incontrare un’area dedicata alla memoria di Sherpa e alpinisti scomparsi, riconoscibile dalla grande quantità di “chorten” presenti (cumuli di pietre sacri). Si raggiungerà quindi il piccolo insediamento di Lobuche per il pernottamento prima della salita al Campo Base.
Giornata “centrale” di questo trekking che culminerà con il Campo Base dell’Everest, un sogno per la maggior parte degli appassionati di montagna e trekking. Il percorso inizierà su sentiero morenico fino a raggiungere il villaggio di Gorakshep con un bellissimo colpo d’occhio sul Pumori e sul Nuptse. Dopo il check-in al lodge e il pranzo, si proseguirà risalendo la morena principale addentrandosi nel cuore del ghiacciaio Khumbu, tra pinnacoli e plateau di ghiaccio. In circa tre ore di cammino si raggiungerà il Campo Base dell’Everest, punto di partenza della gran parte delle spedizioni alla vetta. Di fronte, ma abbastanza lontana per ovvie ragioni di sicurezza, l’enorme parete di ghiaccio rotto dai pericolosi seracchi dell’Everest Ice-fall. Dopo una breve sosta al Campo Base si riprenderà il sentiero per rientrare a Gorakshep lungo lo stesso percorso dell’andata.
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La giornata inizia molto presto con la salita al Kala Pattar per assistere a quella che è considerata una delle più affascinanti albe del pianeta, direttamente affacciati sull’imponente Everest e sulle altre incredibili montagne della regione. Il ripido percorso, reso impegnativo dalla la quota e dalla stanchezza dei giorni di cammino precedenti, oltre che da un terreno abbastanza sconnesso, permette di raggiungere la sommità del Kala Pattar (circa 2/3 ore). Dopo una breve sosta sulla cima durante la quale è possibile ammirare i meravigliosi panorami sulla regione, si ridiscenderà a Gorakshep per la prima colazione. La tappa prosegue quindi lungo lo stesso sentiero dell’andata fino a raggiungere nuovamente il villaggio di Pheriche.
Oggi inizieremo il nostro rientro verso Lukla con una lunga tappa che attraversa diverse valli e villaggi tra cui Pangboche dove potremo visitare l’interessante monastero, il più antico della regione. La tappa pur essendo lunga non presenta eccessive visto che andremo a perdere quota e saremo ben allenati dai giorni di cammino precedenti. Raggiunto il villaggio di Kyanjum, all’intersezione con la valle di Gokyo, una breve ma intensa salita ci permetterà di raggiungere Namche dove ceneremo e passeremo la notte.
Ultima giornata di trekking per raggiungere Lukla nel pomeriggio. All’arrivo, resto della giornata a disposizione mentre la guida riconferma il volo del giorno successivo.
In mattinata, con un volo di circa 40 minuti si raggiungerà nuovamente Kathmandu. Trasferimento in hotel. Il pomeriggio sarà quindi libero per rilassarsi in hotel o per una passeggiata tra le caotiche stradine di Thamel.
Notte a Kathmandu | Hotel 3 stelle/ Guesthouse
Intera giornata per visitare l’antica capitale nepalese: Il famoso tempio buddista di Swayambhunath – conosciuto anche come il tempio delle scimmie; il Tempio Hindu di Pashupatinath, affacciato sulle sponde del fiume sacro Bagnati, uno dei luoghi di culto più importanti dedicati al Dio Shiva in Nepal.
Presso il tempio è facile incontrare i Sadhu, gli uomini sacri che hanno dedicato la propria esistenza al Dio attraverso una vita di povertà e ascetismo; il grande complesso Buddista di Bouddhanath, composto dall’enorme Stupa e diversi templi, punto di riferimento indiscusso per la grande comunità tibetana del Nepal.
Al termine, si effettuerà una passeggiata nella zona di Durban Square, vero centro medievale della città, con le decine di templi, palazzi e la casa della Kumari, la Dea Bambina che secondo la tradizione è l’incarnazione della Dea Durga.
Nel tardo pomeriggio, rientro in hotel prima della cena di saluto con lo staff locale in un ottimo ristorante tradizionale.
Notte a Kathmandu | Hotel 3 stelle/ Guesthouse
Trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale. Arrivo in serata
ll bello dei nostri viaggi è proprio questo: gran parte dei partecipanti ai nostri viaggi di gruppo parte in solitaria. I gruppi omogenei e gli interessi comuni fanno sempre nascere fantastiche amicizie, che continuano anche dopo il viaggio stesso. Non è previsto alcun supplemento per chi viaggia da solo: le camere degli hotel o degli appartamenti (doppie, triple o multiple che siano) sono solitamente divise tra partecipanti dello stesso sesso e più o meno coetanei.
Evitiamo se possibile di portare con noi anche il bagaglio da stiva. La nostra scelta di portare solo il bagaglio a mano è per:
Uno zaino da 50 litri può essere portato come bagaglio a mano o anche imbarcato, l’importante è non portare cose in eccesso che durante il trekking possano rivelarsi inutili e pesanti da trasportare.
E’ consigliabile portare un abbigliamento pratico, informale, completo e modulare: capi leggeri e capi pesanti, adattabili secondo la varietà del clima.
Per l’ingresso in alcuni templi è necessario coprire gambe e braccia oltre che togliersi le scarpe. In questi casi consigliamo di portare un paio di calze di ricambio.
In generale si consiglia di portare alcuni capi tecnici da utilizzare a “strati” potendo far così fronte a tutte le possibili situazioni. Durante le giornate di trekking le temperature possono essere abbastanza alte ma nelle serate si possono raggiungere anche temperature di pochi gradi intorno allo zero, a seconda del meteo.
Di seguito una lista di abbigliamento/attrezzature consigliate in aggiunta ai capi standard che comunque vanno portati per i giorni di volo da e per l’Italia e per le giornate a Kathmandu.
Abbigliamento/Attrezzature:
Accessori consigliati:
Equipaggiamento personale:
Il Nepal è uno stato incastonato tra Tibet e India il cui territorio scende dalle massime altitudini delle vette himalayane fino alle basse pianure del Terai che sono a malapena un centinaio di metri sul livello del mare. Fondamentalmente esistono due stagioni: la stagione dei monsoni (da fine maggio a fine settembre) e la stagione secca (da ottobre a maggio).
Il viaggio in programma si svolge nel migliore periodo dell’anno: la stagione post-monsonica che, oltre a presentare precipitazioni ridotte e temperature gradevoli, offre un paesaggio particolarmente verde e rigoglioso.
Nella Valle di Kathmandu può fare molto caldo di giorno, ma di sera le temperature scendono. Nelle montagne ovviamente più si sale e più le temperature possono farsi rigide fino ad arrivare anche qualche grado sotto zero durante la notte.
In generale si consigliabile un abbigliamento a strati.
In questo viaggio, oltre al coordinatore, è prevista la presenza di una o più guide locali che, gestite dal coordinatore, avranno il compito di fornire approfondimenti sulle destinazioni, ed eventualmente sugli aspetti storici e culturali e naturalistici.
Il coordinatore è un viaggiatore come tutti gli altri, non è una guida né un accompagnatore professionista e di conseguenza non è assolutamente tenuto a fornire informazioni storiche/culturali, a illustrare i siti e in generale sostituirsi ad una guida. Inoltre al coordinatore non spetta la verifica dei servizi resi, né la responsabilità di eventuali criticità incontrate durante il viaggio.
Al coordinatore spetta altresì il compito di coordinare, concordando con il resto del gruppo, gli aspetti logistici e le attività comuni, oltre che fungere da punto di contatto tra i partecipanti e gli organizzatori per portare a compimento il normale svolgimento del viaggio, con facoltà di chiedere intervento da parte dell’organizzatore su eventuali criticità o problematiche che devono essere chiaramente e tempestivamente segnalate dai partecipanti al loro verificarsi. Inoltre, il gruppo si formerà a destinazione e può essere possibile che i partecipanti inizino e finiscano il viaggio da aeroporti differenti.
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Thomas Tinti (CoFondatore di Travel_Jam_) Guida Ambientale Escursionistica (GAE) Associato Aigae.
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Viaggiare a Colpi di Trekking è un modello di Vita che ci ha fatto riconsiderare i Valore del Tempo, della Natura e del Contatto Umano
Ci Ribelliamo alla Fretta Quotidiana e al Nervosismo Urbano con le Abilità che ci Ha dato la Natura, Nostra Unica Signora.
Motto: Un passo alla Volta ci Basta!
Contatti:
traveljamtrekking@gmail.com
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Eravamo dipendenti con il posto fisso in imprese Multinazionali ma non amavamo per nulla Quella Vita.
Abbiamo Risparmiato per 3 Anni e abbiamo iniziato a dedicarci al Viaggio a Colpo di Trekking con il Sogno di trasformare la Passione in Lavoro e in uno Stile di Vita.
Lo abbiamo fatto perché ci siamo resi conto che ogni singolo minuto sprecato non sarebbe mai tornato. Lo abbiamo fatto perché solo un Mondo Fatto di Persone Felici porta a Cambiamenti, Serenità, Pace e Divertimento.
Noi eravamo Tristi prima di tutto ciò e rendavamo il Mondo peggiore con la nostra Tristezza.
Lo Facciamo per Portare Gioia a Tutti Noi